Dal sito Altritaliani.net. Recensione di Pedro Caldas

Quando Mario Rigoni Stern ritornò nella sua casa nel paese di Asiago, nel maggio del 1945, la sua mente e il corpo erano gravemente afflitti da anni di sofferenza fisica e morale, patita prima come soldato in guerra e poi come internato militare nei Lager nazisti. Nella difficoltà di ricominciare una nuova vita, Rigoni Stern decise di raccontare pubblicamente le sue esperienze di guerra, rivivendo ogni momento e le emozioni che accompagnavano il ricordo. Nella sua poetica, la guerra si caratterizza come un’esperienza traumatica di alienazione dalla natura. Tuttavia, nell’accettazione di questa perdita è già presente la chiave per riscoprire un rapporto vivo con la natura, se stessi e le proprie emozioni. Tutta la narrativa di guerra di Rigoni Stern è, quindi, anche la storia di un lungo e faticoso percorso di guarigione, al centro del quale sta la scoperta del valore più importante, l’armonia.
La recensione di Pedro Caldas ha descritto molto bene in sintesi la ricchezza del testo di Gianluca Cinelli, un testo critico originale e innovativo per il taglio interpretativo e scritto in un ricco e elegante italiano.
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